La tocchi con le dita,
la superficie liscia dello specchio.
Parla di te da sempre,
conserva il brillare dei tuoi occhi
il soffio leggero dei tuoi capelli.
Ad ogni cambiamento,
torni da lui. E ti parla, e ti parli.
Segui i movimenti delle tue labbra,
ti disegna da sempre.
Anche quando passi veloce e
sembra non guardarti.
Sa sempre chi sei,
lo sa da sempre.
E’ stato come un colpo,
quel giorno
che hai come perso il riflesso.
E dietro al vetro non c’eri più tu.
E tutto quello che ti sembrava un dono,
ha smesso di essere tuo.