Stanca di pensare, stanca di capire, stanca di dover essere sempre all’altezza.
Le urla si alternano a silenzi violenti, a sguardi che vorrebbero non incontrarsi.
E’ dall’odio, in fondo, che sono nata.
Nessuno mi vede, nessuno mi sente.
Niente più baci a consolare le mie piccole sconfitte, nessun abbraccio a festeggiare i centimetri sul muro.
Nessuna mano si è accorta dello sbocciare delle mie ali.